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Progetti

Ricerca e innovazione sono elementi fondamentali per la crescita e l'evoluzione dell'impresa.

Abbiamo avviato importanti collaborazioni per sviluppare progetti di ricerca applicata in ambito agronomico e fitosanitario che possano fornire indicazioni nuove e interessanti per gli imprenditori agricoli.

InfotecN

Tecnologie informatiche, chimiche e biologiche per ottimizzare lo spandimento dell’effluente zootecnico in agricoltura di precisione

La maiscoltura e le produzioni zootecniche rivestono un ruolo di primo piano nell’agricoltura lombarda. Il sistema intensivo di allevamento, unitamente ad una gestione spesso poco accorta della fertilizzazione genera situazioni frequenti di surplus di azoto al campo con conseguente rischio per l’ambiente, in virtù anche della suscettibilità dei suoli lombardi alla lisciviazione da nitrati. Risulta quindi necessario adottare delle strategie di fertilizzazione, basate su tecniche di agricoltura di precisione (AP), che permettano di massimizzare l’efficienza della concimazione organica e riducano l’impiego di fertilizzanti di sintesi.

In quest’ottica, InfotecN intende sviluppare un sistema di supporto alle decisioni (DSS) che, attraverso l’integrazione di mappe della variabilità del suolo e della vegetazione, con modelli di simulazione dinamica dell’azoto nel suolo e nella pianta, fornirà una prescrizione sito-specifica di effluente zootecnico in presemina e di azoto in copertura.

Il DSS sarà implementato in un software fruibile per le aziende ed agronomi senza richiedere competenze troppo specialistiche grazie all’elevato grado di automazione delle procedure implementate. I risultati del progetto saranno divulgati attraverso il sito web, e tramite i principali social network Facebook e Instagram, la pubblicazione di materiale informativo (articoli, schede tecniche), e tramite giornate dimostrative e convegno finale.

Nel progetto si valuteranno, in un contesto di AP, due tecnologie promettenti: un inibitore della nitrificazione per ridurre le perdite di azoto per lisciviazione e le emissioni di N2O, e un prodotto contenente batteri azotofissatori per sostituire una quota di fertilizzante minerale in copertura. Infine, per favorire l’adozione del DSS proposto e per ridurre i costi di mappatura, verranno sviluppati dei modelli basati sulla spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR) per predire il contenuto in sostanza organica stabile del suolo (il parametro impiegato dal DSS per definire la dose rateo-variabile di effluente) e per la mappatura del suolo. Il sensore NIR sarà montato sul drone terrestre in parte sviluppato nel “progetto CONSENSI”, rendendolo così completo per la mappatura on-the-go dei suoli.

Il progetto punta ad avere come destinatari l’intera filiera della fertilizzazione di precisione, a partire dalle aziende agricole che si avvalgono di servizi esterni per la mappatura dei suoli (con strumenti a loro volta sviluppati da aziende specializzate) e che applicano il DSS per erogare i consigli di concimazione, fino alle imprese agromeccaniche che effettuano la distribuzione rateo-variabile degli effluenti e dell’azoto in copertura.

L’innovazione del DSS, e la sua valutazione in contesti aziendali differenziati, rendono il progetto di sicuro interesse per altri operatori ed aziende che già adottano o intendono adottare tecniche di AP. Il progetto contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del PEI AGRI in quanto migliora la sostenibilità agronomica promuovendo l’uso efficiente degli effluenti e dei fertilizzanti minerali. Inoltre, le soluzioni proposte vogliono migliorare la sostenibilità economica dell’azienda, mantenendo una buona redditività attraverso un minor impiego di fertilizzanti minerali, ma garantendo elevati standard produttivi e qualitativi. L’uso efficiente dell’azoto implica una maggior sostenibilità ambientale; le tecniche di AP unite all’interramento degli effluenti riducono le emissioni di ammoniaca mentre l’impiego di inibitori della nitrificazione e un minor utilizzo di fertilizzanti possono ridurre le emissioni di N2O.

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Precision weed

Sistemi di precisione per la gestione integrata della flora infestante con ridotto impiego di erbicidi di sintesi

La capacità di coniugare in modo virtuoso redditività e qualità delle produzioni con livelli sempre più ambiziosi di sostenibilità ambientale rappresenta la principale sfida di lungo termine dell’agricoltura contemporanea, la cui risposta richiede necessariamente l’applicazione e l’adattamento delle migliori pratiche tecniche, l’uso e l’ottimizzazione delle tecnologie più adatte e l’ulteriore sviluppo di soluzioni innovative. Un esempio di notevole portata è costituito dalla drastica riduzione nell’uso di erbicidi di sintesi (-50% entro il 2030) previsto dalle strategie Farm to Fork e Biodiversity, comprese nel European Green Deal, che avranno un impatto certo sui sistemi agricoli a elevata intensità produttiva, come quelli che caratterizzano ampie aree della Lombardia.

Il GO propone la sinergia di approcci agronomici, meccanici, tecnologici e chimici con lo scopo generale di sviluppare e valutare sistemi integrati a ridotto impiego di erbicidi per la gestione di precisione della flora infestante, diserbo di precisione su colture agrarie di pieno campo. Tale scopo si declina nei seguenti obiettivi specifici: 1) Sviluppo di tecniche di riconoscimento del grado di infestazione basate su sensori prossimali e remoti per la programmazione di interventi mirati di diserbo 2) Sviluppo di algoritmi per il supporto alla decisione nella gestione di precisione delle infestanti e per la redazione di mappe di prescrizione per interventi sito-specifici 3) Individuazione e valutazione di nuove sostanze naturali estratte da piante spontanee o coltivate ad azione erbicida o repressiva per il controllo della flora infestante 4) Ottimizzazione e validazione in campo di sistemi di gestione integrata delle infestanti a ridotto impiego di erbicidi di sintesi, basati su interventi chimici e/o meccanici di precisione e supportati da sensori ed algoritmi decisionali.

I risultati attesi: 1) sviluppo ed implementazione a livello operativo si sistemi innovativi per il riconoscimento automatico e mappatura dello stato dell’infestazione basati su sensori prossimali (3D ed iperspettrale) e remoti (RGD HD da drone); 2) sviluppo ed implementazione a livello operativo di sistemi integrati di supporto al trattamento sito specifico basati su modelli previsionali, mappe del suolo, sensori prossimali e remoti per interventi di distribuzione sito-specifica on-the-go o basati su mappe di prescrizione a diverse soglie di intervento; 3) individuazione e caratterizzazione degli effetti di nuove molecole di origine vegetale per il controllo della flora infestante in sostituzione di erbicidi di sintesi; 4) implementazione e collaudo a livello aziendale delle innovazione proposte attraverso prove di controllo dell’infestazione sito-specifica, attraverso interventi di tipo chimico e meccanico.

La disseminazione dei risultati sarà garantita attraverso sistemi convenzionali di diffusione gratuita dei risultati e dei prodotti del progetto (linee guida ed operative per agricoltori e contoterzisti, schede di sintesi, pubblicazioni e report di progetto) basati sul sito web e tramite i principali social network Facebook e Instagram. Sono previste anche la creazione di una stakeholder platform per azioni di disseminazione mirata, l’organizzazione di field-visit per giornate dimostrative presso le aziende ed i campi sperimentali e di un convegno finale.

Sarà garantita la partecipazione a convegni di carattere nazionale, partecipazione ad iniziative PEI-AGRI, RRN, EPI AGRI Focus Groups e convegni nazionali ed internazionali inerenti il temi dell’Integrated Weed Management, del Precision Farming e dei bioerbicidi. Gli obbiettivi del progetto, che mirano ad una sostanziale riduzione ed ad un più efficiente impiego degli input in agricoltura e al trasferimento delle innovazioni, rispondono agli obiettivi trasversali del PSR e del PEI AGRI.

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VINEAGEST

Il Progetto VINEAGEST, che vede coinvolta CONDIFESA LOMBARDIA NORD EST insieme alla Sezione di Bologna, Istituto per la BioEconomia (IBE) del CNR e le aziende agricole CA’ DEI FRATI e FERGHETTINA, rappresentanti i principali territori vitivinicoli provinciali, quali Lugana e Franciacorta relativamente è indirizzato a perseguire una profonda innovazione tecnologica in campo agricolo, in particolare nel comparto viticolo agronomico, VINEAGEST è un progetto pilota focalizzato sullo sviluppo tecnologie e software ad uso agronomico.

L’obiettivo è applicare i concetti delle tecnologie 4.0 in campo agricolo (“Smart Agricolture”), attraverso strumenti, tecnologie e metodi innovativi di raccolta ed elaborazione dei dati di campo per permettere ai coltivatori ed agli operatori agricoli di assumere decisioni e previsioni migliori in ottica sostenibilità economica ed ambientale, per il contrasto di importanti fitopatie come il Complesso dell’Esca e per il trasferimento delle conoscenze maturate in quest’ambito agli operatori di campo ed i tecnici.

Al seguente link troverete la scheda di presentazione del progetto.

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Monitoraggio dei principali fitofagi del mais

Diabrotica: rappresenta in provincia di Brescia un'avversità di particolare importanza. Le condizioni della nostra agricoltura favoriscono lo sviluppo delle popolazioni e il rischio concreto che queste possano divenire dannose su buona parte del territorio. Da anni siamo impegnati nello studio della biologia e del comportamento di questo insetto, la ricerca si è concretizzata nello sviluppo di efficaci strategie di controllo integrato e nella messa a punto di un protocollo di monitoraggio (in collaborazione con ERSAF e Regione Lombardia) in grado di fornire indicazioni immediate alle aziende agricole sulla reale necessità di effettuare dei trattamenti. Le attività sulla Diabrotica del mais sono state anche supportate dalla collaborazione con importanti aziende leader del settore con le quali abbiamo avviato e completato diversi studi sulle possibilità di contenimento e sull’impatto economico dell'insetto.

Piralide e altri fitofagi: parallelamente alla Diabrotica, il personale tecnico svolge rilievi e monitoraggi sulla presenza degli altri fitofagi chiave del mais quali Nottue, Elateridi e Piralide. La difesa del mais non può prescindere da un’attenta valutazione sulla reale presenza di questi insetti, sul rischio di danno alla coltura, sulla necessità e sulle tempistiche di eventuali trattamenti di contenimento.

Da più di dieci anni, le nostre attività su mais sono svolte con la preziosa collaborazione del Prof. C. Richard Edwards della Purdue University dell'Indiana, riconosciuto come uno dei massimi esperti mondiali di Diabrotica e degli altri fitofagi del mais.

I monitoraggi e i frequenti sopralluoghi in campo si concretizzano nella pubblicazione di periodici bollettini di difesa integrata del mais, che riportano indicazioni e aggiornamenti sulla presenza e sull’evoluzione delle avversità della coltura nel corso della stagione.

Il Servizio Tecnico del Condifesa svolge i monitoraggi ufficiali del mais su tutto il territorio regionale per conto di ERSAF ed è responsabile della stesura dei bollettini regionali.

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Agricoltura conservativa e cover crop

In questi anni ci stiamo impegnando in modo deciso sul tema dell’agricoltura conservativa, sviluppando attività di campo e divulgative su questa importante tematica. I benefici tecnici ed economici che derivano dall’applicazione di queste tecniche sono condivisi da diversi agricoltori, ma il supporto tecnico e decisionale nell’intraprendere questa strada risultano ancora fondamentali.

Oltre all’affiancamento ad aziende che si avvicinano a queste pratiche innovative, il Servizio Tecnico partecipa ad importanti progetti di ricerca su queste tematiche.

Progetto BENCO (benefici economici, agronomici ed ambientali delle cover crop in Lombardia) è un progetto coordinato dall’Università degli Studi di Milano e cofinanziato da Regione Lombardia (Misura 1.2.01-PSR 2014-2020) che ha lo scopo di valutare i benefici della coltivazione di cover crop invernali sul mais. Il progetto prevede, oltre alla parte sperimentale, la realizzazione di numerosi eventi divulgativi in quattro aziende situate a Brescia, Cremona e Milano.

Tutte le news, gli approfondimenti e i risultati parziali sono contenuti nel sito del progetto BENCO.

Progetto CoCrop (Gestione ambientale e agronomica delle cover crop con particolare riguardo alle dinamiche dell’Azoto) è un progetto cofinanziato da Regione Lombardia (Misura 16.2.01-PSR 2014-2020) coordinato dalla Fondazione Bolognini di Sant’Angelo Lodigiano e vede la partecipazione del CREA di Lodi, dell’Università degli Studi di Milano e di due aziende agricole in cui vengono svolte le prove. Lo studio prevede la realizzazione di numerose parcelle con specie diverse di cover crop in cui vengono valutati vari parametri sia sulle cover che sul mais successivo (data di semina, biomassa, presenza infestanti, terminazione della cover...).

Tutte le news, gli approfondimenti e i risultati parziali sono contenuti nel sito del progetto CoCrop.

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Vite

L’assistenza vitivinicola del Condifesa Lombardia Nord Est promuove e svolge in campo diverse attività, per sostenere i soci nel loro percorso viticolo ed enologico. Il servizio effettua un lavoro di assistenza tecnica per tutta la filiera, facendo fronte, in sinergia con il produttore, ai problemi che esso si trova a dover affrontare, con lo scopo di trovare la giusta risoluzione rispettando gli obiettivi che si vuole raggiungere e valutando i rischi legati all’ambiente e la valorizzazione degli aspetti economici, storici, culturali, ecologici e paesaggistici. Fra le attività svolte dal servizio vitivinicolo si possono elencare: l'emissione di bollettini fitosanitari per la lotta integrata e biologica alle fitopatie della vite; lo studio in campo di tecniche agronomiche come il curetage, la potatura ramificata e l'utilizzo di sovesci e inerbimenti tecnici; lo sviluppo di nuove tecnologie per la smart agricolture.

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Nemagest

Monitoraggio e gestione sostenibile di nematodi fitoparassiti su vite e mais in provincia di Brescia: questo il focus del nuovo progetto di Condifesa Lombardia Nord Est , realizzato in collaborazione con l'IPSP-CNR di Bari. L'obbiettivo è di definire strategie di gestione degli attacchi di nematodi basate su tecniche a basso impatto ambientale quali l'impiego di cover crops, sovesci e trattamenti con prodotti di origine naturale. Il progetto Nemagest è finanziato dal Bando 2018 per Progetti di ricerca in campo agricolo e forestale – d.d.s. n. 4403 del 28/03/2018.

Potete trovare il documento completo a questo link:

Scarca qui la scheda riassuntiva

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ATG Around the Ground

Around The Ground è un grande progetto partito a inizio 2019 frutto di un’intensa collaborazione tra importanti attori del territorio: Coldiretti Brescia, Condifesa Lombardia Nord-Est, Fasternet, InnexHub, COBO, CSMT Polo Tecnologico e A2A Smart City.

L’obiettivo del progetto è definire e creare, inizialmente nel comparto viticolo ed enologico, un nuovo sistema di monitoraggio avanzato e di elaborazione di dati strategici, in una visione di integrazione di tutti i sistemi presenti sul mercato tecnologico agricolo.

Combinare le recenti e sofisticate tecnologie informatiche 4.0 (Internet of Things, Cloud Computing, Intelligenza Artificiale) per avere un impatto estremamente positivo sul comparto e generare benefici significativi in termini di miglioramento a livello di prevenzione e lotta alle fitopatie e fisiopatie con tecniche eco-sostenibili, efficienza delle coltivazioni nell’ambito ambientale, resa e qualità produttiva a basso impatto.

Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di monitoraggio avanzato ed elaborazione dati. Il prototipo sarà caratterizzato da tre componenti tecnologiche:

parte hardware di sensoristica

tecnologia di trasmissione dati

parte software

L’obiettivo dell’attività è quello di rendere il sistema ad intelligenza artificiale nel tempo sempre più autonomo ed in grado di consigliare automaticamente gli opportuni interventi. E’ già partito con una “fase Pilota”, sono state individuate alcune aziende vitivinicole e il nostro servizio tecnico ha predisposto una mappatura catastale e geomorfologica in GIS che ha permesso di studiare preventivamente le caratteristiche pedoclimatiche delle aziende coinvolte e identificate con i vari tecnici aziendali le criticità da monitorare. Il successivo studio delle informazioni ci ha permesso di progettare una rete sensoristica aziendale, sfruttando la tecnologia di trasmissione LORA.WAN, individuare la tipologia di sensore più indicata e posizionare il rilevamento in specifiche aree sensibili degli appezzamenti. Sono stati poi installati in campo i sensori (mini stazione meteo, foglia elettronica, sensori umidità e temperatura del suolo) affiancati dai tecnici delle aziende vitivinicole nell’utilizzo e nella calibrazione del dato letto dalla sensoristica installata basandosi sulle applicazioni native VISIOGREEN degli strumenti tecnologici adottati nel Beta test. Ora è in corso di sviluppo il software ATG che conterrà e permetterà di gestire tutti le principali informazioni e tecnologie utilizzate in smart-agricolture, come ad esempio:

Asset aziendale: dati fascicolo aziendale, catasto.

Dati meteo: visualizzazione dei dati raccolti dalla sensoristica in versione grafica e tabellare, con possibilità di inserimento di aller, soglie, elaborazioni, import-export per modelli previsionali.

Mappe: strumento maplet con funzioni GIS.

Irrigazione e fertilizzazione: visualizzazzione strumento di gestione, possibilità di interrogazione e invio allert.

Difesa fitosanitaria: visualizzazione bollettini difesa, note tecniche e comunicazioni, modelli previsionali e allert a soglia basati sui dati meteo, consigli agronomici, format di calcolo dosaggi.

Magazzino e Registro trattamenti: basato su un fornitore esterno, gestione automatica ed editabile, da cui poter estrarre eventuali dati per modellistica.

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Monitoraggio principali avversità dei fruttiferi

Da diversi anni siamo impegnati nel monitoraggio delle principali avversità dei fruttiferi, pesco e melo in particolare. I dati raccolti servono alla stesura di bollettini di difesa fitosanitaria settimanali dove vengono indicate le linee di difesa integrate e per le consulenze aziendali che vengono richieste ai nostri tecnici.

Oltre alle avversità chiave, il lavoro dei tecnici è indirizzato anche alle specie di nuova introduzione che, negli ultimi anni, hanno causato danni importanti alle coltivazioni presenti sul territorio (ne sono un esempio la Drosophila suzukii e la cimice asiatica, Halyomorpha halys).

I nostri bollettini rappresentano uno strumento importante per i tecnici e le aziende sul territorio e sono liberamente consultabili nella sezione dedicata e vengono inviati direttamente via mail a chi ne faccia richiesta. In un’ottica di gestione integrata delle colture, così come prevista dalla Direttiva sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, i bollettini di Condifesa rappresentano un utile strumento per l’applicazione dei mezzi tecnici secondo le logiche richieste dalla normativa.

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